PLUS BERLIN – BERLINO (dal 25 Novembre 2017 al 10 Maggio 2018): Comunicato Stampa

STRADE D’EUROPA
Mostre a Strade d’Europa
Progetto Artistico Internazionale ideato e diretto da Carlo Franza

COMUNICATO STAMPA

TITOLO: “ NUOVO ALFABETO FUTURISTA ”
ARTISTA: ANTONIO FIORE
CURATORE: Prof. Carlo Franza, Storico dell’Arte e Critico del quotidiano “IL GIORNALE” fondato da Indro Montanelli
LUOGO: PLUS BERLIN – PIANO GRIGIOFERRO
Warschauer Platz 6-8 / 10245 Berlin – tel. 030 21238501 fax 030 29360476- www.plusberlin.com
DURATA: Dal 25 novembre 2017 al 10 maggio 2018
APERTURA: Sabato 25 novembre 2017, ore 18. 00
COMUNICAZIONE: Francesco Franza

“Strade d’Europa” si campiona ad essere, in una città come Berlino, cuore d’Europa, lo specchio di un’arte di frontiera, assolutamente in movimento, ipermoderna, ipertesa, ipercolta, mente e cuore, ma anche progetto e destino della comunicazione estetica. Il progetto è locato in un edificio neogotico – già nobile scuola di grafica – con cent’anni di storia alle spalle, a ridosso del più lungo tratto superstite dell’ex Muro di Berlino, nel quartiere di Friedrichshain, la zona più movimentata della città, ricca di art cafè, locali, negozi di abiti vintage, antiquariato, musica e altro. E’ con questo progetto, ideato e diretto dall’illustre Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea Prof. Carlo Franza, figura di piano internazionale, che si vuole indicare e sorreggere l’arte nuova e, dunque, protagonisti e bandiere, bandendo ogni culto del transitorio per porgere a tutti il culto dell’eterno. Il terzo millennio che fa vivere i processi creativi in un clima di saccheggiamento della realtà, perchè il futuro è ora, fra rappresentazioni e interpretazioni, ci porta a cogliere il nuovo destino della bellezza. Con l’arte vogliamo aprire finestre sul mondo, con l’arte vogliamo aprire stagioni eroiche, con l’arte vogliamo inaugurare una nuova civiltà. Strade d’Europa è un punto di partenza. Con “Strade d’Europa” si troveranno ad essere coinvolti, ogni volta, vari artisti con mostre personali; quelli di questo capitolo sono Gianluca Baggio, Donatella Bianchi, Antonio Fiore, Sergio Gimelli, Luisa Garavaglia Paolo Gubinelli, Patrizia Quadrelli e Marisa Settembrini a cui è dedicato l’omaggio nella Sala Hoffmann.

Scrive Carlo Franza nel testo: “Dentro il futurismo e oltre il futurismo è cresciuto l’intero percorso artistico di Antonio Fiore, figura internazionalmente riconosciuta per il suo essere da sempre in viaggio con Ufagrà. Egli da tempo ha scelto la logica della “rigenerazione futurista dell’universo” attraverso concetti filosofici e cosmologici, e infatti ci racconta a colori il mondo intero con figure geometriche archetipiche. Linee, rette, curve, ovali, forme concave e convesse, triangoli, cerchi, ma sempre facendo movimentare il tutto come se una “tempesta futurista” operasse una sorta di deflagrazione. I suoi colori sono puri, tinte piatte, blu, rossi, gialli, bianchi, azzurri, viola, neri, ecc., si quantificano in veri e propri pensieri cromatici delineati da simbolismi segnici che movimentano la superficie e la trasformano in una sorta di pagina di diario. Questo ordine e sentire Ufagrà si accerta e si concentra nella ricerca di un’infinita proiezione di luce, facendo così proporre ad Antonio Fiore un proprio alfabeto visivo”.

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